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Regolamenti

Cani dall’est? ..No GRAZIE!

Come tutti sanno è molto di moda in questo periodo comprare cuccioli non proprio italiani, o meglio importati dall’est.

Prima di tutto c’è da dire che chi meno spende più spende.

Questo perchè si ha solo l’illusione di acquistare un cane di razza in quanto i cani importati non si sa proprio da dove arrivino, non si conosce la genealogia e non si conoscono neppure i genitori!

e voi direte, ma che mi frega pago un cane di “razza” 500 euro al posto dei 1000 che mi chiedono qui in allevamento italiano, risparmio un bel 500 euro evvivaaaa per avere la stessa cosa.

Ora questo ragionamento è vero in parte, in quanto l’unica cosa vera è che prenderete un cane.

Facciamo il bilancio dei pro e dei contro di un acquisto così incauto:

PRENDERE UN CANE IMPORTATO DALL’EST:

PRO

Nessuno.

CONTRO:

Il cane può presentare malattie, e non parlo di malattie che possono capitare a tutti, ma di quelle genetiche un esempio molto comune la displasia dell’anca che vi verrà a costare più di 1000 euro ad anca per operarla.

Il cane può sicuramente sarà stato staccato dalla madre prima dei 2 mesi e mezzo di età, questo può avere in molti casi un risvolto negativo nei comportamenti del cane da adulto.

Il cane viene maltrattato e tenuto in condizioni assurde per portarlo in Italia.

Alimentate un mercato basato sulla malavita, sul contrabbando di animali.

Non sapete chi ve lo vende davvero.

Il cane non è di razza, il pedigree sarà molto probabilmente falso o non lo riceverete mai.

 

PRENDERE UN CANE ITALIANO:

PRO:

Allevamenti certificato, quindi sappiamo che il cane è trattato con il massimo rispetto e amore.

Si conoscono i genitori e tutta la genealogia del cane.

Il cane viene dato SANO, e certificato contro le malattie genetiche.

Il pedigree è reale e dato con il cane.

Il cane rimane con la madre per almeno 2 mesi e mezzo.

Il cane è controllato dal veterinario.

Siamo certi che possiamo contare sull’appoggio post vendita dell’allevatore in caso di problemi e consigli.

Contro:

Nessuno.

 

Capite da soli perchè il cane italiano costa più di uno estero.

 

CHIUDO SOLO DICENDO

Se proprio dovete scegliere scegliete un cane di un canile.

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Addestramento

Il cane tira? nessun problema

Molto spesso ci troviamo davanti a questo problematico caso!

Il nostro cane una volta al gunziaglio inizia a tirare portando noi al passeggio 🙂

Possiamo insegnare al cane a non tirare e senza metodi coercitivi ad esempio collare a strozzo, a punte frustate e altre cose poco carine.

Il metodo consiste in un sistema gentile per far si che il nostro amico ci segua tranquillamente.

Prima di tutto bisogna insegnare al cane a voltarsi verso di noi ogni volta che emettiamo un determiato suono, che può essere lo schicco della lingua.

Quando lo portare a passeggio e lui inizia a fare il cane da slitta fermatevi immediatamente al minimo accenno a tirare.

Aspettate qualche secondo, senza guardarlo ne dicendo niente

Fate il segnale del punto uno, lodate amorevolmente il cane appena si gira

cambiate direzione e fate un paio di passi appena il cane vi seguirà lodatelo

Ripetere il tutto ogni volta che si ripresenta la situazione

Vedrete  che con un pò di pazienza il vostro cagnone smetterà di tirare!

Consigli:

Usate un guinzaglio comodo per il cane non troppo corto altrimenti non riesce a fare la sua vita da cane quindi tirerà più facilmente.

Usate una pettorina, molto più comoda!

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Salute

Cibo per cani pet food IMPORTANTE

 

VIVISEZIONE E PET FOOD
Da www.oipaitalia.com

Scatolette sotto accusa
Per gli animali d’affezione spendiamo oltre 1 milione di euro l’anno, fra pappe ed altro. Negli Stati Uniti, dove il mercato è già saturo, la spesa annua per il pet food raggiunge gli 11 miliardi di dollari all¹anno. Quello del pet food è un settore assai lucrativo ed in rapida espansione, tanto che la percentuale di crescita annua delle vendite, qui da noi, si aggira fra il 5 e l’8%.
Ma cosa diamo realmente da mangiare ai nostri amici a quattro zampe? E cosa si cela dietro la produzione di crocchette e scatolette? Pubblicità tenere ma ingannevoli nascondono una realtà per nulla rassicurante.

Vivisezione e pet food

Le maggiori aziende produttrici di pet food mantengono colonie di cani e gatti per testare le nuove pappe messe in commercio. Si tratta di test che NON sono obbligatori per legge. L¹unica azienda ad avere permessi per la ricerca in Italia è la Friskies, che nei suoi laboratori di Bertiolo, in provincia di Udine, compie esperimenti anche cruenti. Questo però non vuol dire che scatolette o crocchette di altre marche non siano testate: la maggior parte dei mangimi che acquistiamo viene infatti importata da Stati Uniti (dove solo la Friskies ha altri 2 centri di ricerca), Inghilterra e Francia. Il mercato del pet food è monopolizzato da multinazionali come la Nestlé o la Procter & Gamble, proprietarie dei marchi più famosi e venduti. Le aziende riportate nella tabella negativa compiono direttamente o indirettamente esperimenti su animali. Spesso le aziende si nascondono dietro il paravento della mancanza di laboratori di proprietà per negare i test di vivisezione che sono in realtà da loro commissionati a laboratori esterni. E’ invece più difficile che test inutili e costosi vengano compiuti da aziende medio-piccole: stiamo svolgendo un¹indagine approfondita i cui risultati verranno pubblicati sul prossimo numero de Gli Altri Animali e sul sito di OIPA Italia www.oipaitalia.com

I test su animali (inutili e crudeli) potrebbero essere facilmente aboliti mettendo in commercio prodotti sicuri, la cui appetibilità e digeribilità siano garantite dalla buona qualità degli ingredienti e grazie ad indagini di mercato presso campioni di clienti e rifugi per animali randagi. Proprio questa è la politica della Arovit, produttore di cibo per animali reperibile nelle più importanti catene della grande distribuzione (vedi tabella). La casa madre della Arovit conduce in Danimarca i cosiddetti in home test: 300 possessori di cani e gatti somministrano all¹animale un mangime prodotto dalla Arovit ed uno di altra marca, osservano le preferenze dei quattrozampe e quindi compilano una scheda di valutazione. Nei programmi della Arovit il lancio di una linea biologica. Ad ogni modo, nessuno dei loro prodotti contiene aromatizzanti, coloranti, conservanti o farine di carne.
Un altro marchio non testato è la Natural life pet food, attualmente distribuito solo in Lazio, Emilia e Campania (entro l’anno prossimo sarà disponibile in tutta Italia).

LISTA PET FOOD

LISTA NEGATIVA (MARCHE DA BOICOTTARE)
Nestlé: Felix, Friskies, Gourmet, Purina, Affinity Petcare
Colgate-palmolive: Hill’s (science diet, canine maintenance)
Mars: Whaltam, Cesar, Pedigree, Chappi, Frolic, Sheba, Whiskas, Kitekat, Royal Canin
Procter & Gamble: Iams (Eukanuba, ecc.)
Nutro
Heinz

LISTA POSITIVA (SCATOLETTE CRUELTY FREE)
Almo Nature
Yarrah: www.yarrah.com
Coop: mangimi di marchio prodotti dalla Arovit
Iper: mangimi di marchio prodotti dalla Arovit
Miao: Esselunga
Bau: (vaschette per i cani più piccoli) Esselunga
Natural life pet food: (Napoli, Salerno, Caserta, Riccione, Roma 081 8507330 optime@libero.it )
Burns: (si ordinano on line barbara@antba.com – www.antba.com )
Rocky – snack: (100% vegetali – si ordinano on line barbara@antba.com – www.antba.com )
CSJ: (su ordinazione: Laura Piperno, 011 9876639 – 348 7801046)
Winner Dog e Winner Cat: (Arovit, presso supermercati LD Market, solo umido)
Progeo Petfood: Dog Club Elite; Dog Club Premium; Cat Elite, Hilary’s; Trails; Lampo; Gerald; Probiotic; Alì Fruit; Alì. (Progeo Petfood di Granarolo dell’Emilia – BO – www.progeopetfood.it )
Cranci, Perloro, Birba (cani), Keké (gatti), Winner Dog, Winner Cat: (produzione Giuntini Conagit – www.conagit.it )
Pet’s Brigade: (Mediterranean Food Company – 800 711270 –
info@petsbrigade.com – www.petsbrigade.com )
BIOMill: (nei negozi specializzati o su richiesta alla ditta Disegna gruop: info@biomill.it )

Special dog, Gemon, Artù, Le Chat, Leo, Rudy, Granbontà, Simba, Moustache

Cibo per cani e gatti: Senza coloranti e conservanti, Carni fresche, Garanzia Cruelty Free, Cottura lenta al forno.

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Scelta del Collare

La scelta del collare

La scelta del collare per il tuo cane!

Vediamo prima di tutto che tipi di collari esistono e i pro e contro di ognuno di essi:

Il collare

Il classico collare deve essere di materiale molto morbido, di una dimensione almeno di 2 centimetri di altezza.
Esistono diversi modelli, da quelli in nylon a quelli più confortevoli imbottiti.
Deve essere di tipo normale quindi assolutamente non a strozzo o semi-strozzo e neppure con le punte!

La pettorina

Questo tipo di accessorio è molto più confortevole del collare e molto consigliato.
Infatti sposta la pressione del cane sul torace evitando che possa nuocersi in caso di strattonate.
Esistono diversi tipi di pettorina pettorina classica e quella norvegese (la mia preferita), in quanto lascia molta libertà al cane e i punti di appoggio sono ridotti.

Il guinzaglio
Esistono molti materiali con cui viene fatto, dal cuoio al metallo, l’impotante è che sia abbastanza lungo da permettere il normale movimento del cane.
Se è troppo corto, il cane farà molta fatica a muoversi e potrebbe creare disagio.
MI RACCOMANDO CHE NON SIA ESTENSIBILE!
Il problema di questo è che è progettato per rimanere sempre in tensione, quindi il cane si sentirà sempre tirare, secondariamente se lasciamo troppa corda il cane potrebbe andare sotto una macchina per esempio, insomma non ci permette il controllo sul nostro amico!

ASSOLUTAMENTE SCONSIGLIATI

Cavezze-Halti e Similari

Questi strumenti tirano il cane per la testa per evitare che tirino al guinzaglio, il problema è che fortemente costrittivo quindi il cane non è libero di annusare dove gli pare e di fare le sue cose.
Alla lunga diventa fortemente stressante.

Collari con le punte
AIA! e penso che ho detto tutto!
Fanno molto male al vostro amico.
Irritano la pelle e creano ferite, per non tirare ci sono molti metodi più facili e di sicuro con più gioia per entrambi!

Collari a strozzo o a semistrozzo di qualunque tipo
I collari fatti per strangolare o anche solo per stringersi intorno alla gola del cane quando tira, siano essi di catena sottile o altro materiale, sono assolutamente da evitare.
Strozzano il cane e gli tolgono il fiato; sono scomodi e dolorosi.