Categorie
Comportamento, anatomia e razze

Colori per tutti i gusti!

 

I cavalli hanno mantelli di diversi colori. Il mantello è l’insieme dei peli e dei crini che ricoprono il cavallo. Esistono moltissime combinazioni di colori. Alcune razze hanno mantelli tipici, altre razze invece ne escludono alcuni, tanto che se un puledro nasce con un mantello diverso da quelli ammessi non può essere iscritto nel registro ufficiale di quella razza.

Mantelli principali:

Grigio, baio, sauro, morello, falbo, palomino.

Grigio: pelle nera con peli bianchi e neri. I cavalli grigi possono nascere scuri, poi con il tempo si  schiariscono.

Baio: la coda, la criniera e gli arti sono scuri.

Sauro: peli rossicci che possono avere varie sfumature, dal giallo- oro al rosso.

Morello: peli neri su tutto il corpo e i crini.


Altri mantelli

Albino: peli bianchi su pelle bianca.

Appalosa: macchie scure, su base bianca o viceversa.

Pezzato: anche questo mantello è tipico di alcune razze del continente americano.

Falbo: peli biondo-crema e neri con criniera e coda nere..

Roano rosso: peli rossi e bianchi sul corpo e coda, criniera ed arti neri.

Roano blu: base nera con crescita sporadica di peli bianchi che lo rendono bluastro all’occhio.

Palomino: mantello dorato con coda e criniera quasi bianche.

 

 


Ler marcature:

I cavalli sono caratterizzati da numerosi segni particolari, più o meno evidenti che li differenziano uno dall’altro. Quando per esempio un cavallo viene registrato nelle associazioni di razza o per qualsiasi altro motivo, gli viene fatto un libretto dove sono riportati e descritti questi segni.

 

I principali segni del muso

Stella, lista, lista prolungata, liscio, bevente in bianco, faccia bianca.

 

Le balzane:

I segni bianchi sulle zampe si chiamano genericamente balzane. Nello specifico esistono 3 principali tipi di balzane: traccia di balzana, balzana e balzana alto calzata.

 

Altri tipi di marcature

Zebratura, Linea mulina, remolini, castagna.

Categorie
Comportamento, anatomia e razze

Lo scheletro

 

Lo scheletro degli esseri viventi si è evoluto a seconda delle abitudini e delle necessità. Quello del cavallo è uno scheletro che ha sviluppato un apparato locomotore adatto a raggiungere a breve tempo alte velocità per scappare dai predatori naturali.

Per esempio, un cavallo da tiro ha sviluppato ossa forti per sostenere grandi masse muscolari, arti e spalle possenti e un collo corto e tozzo. Questo per esercitare la maggior potenza possibile quando deve tirare pesanti carichi. Un cavallo da corsa invece, avrà ossa lunghe e sottili per sviluppare meglio la velocità.

 

 

I principali difetti

E’ importante evitare che un cavallo abbia problemi in piedi. un proverbio inglese dice: “No foot, no horse” cioè niente piede niente cavallo.

Quando poi il cavallo ha la schiena particolarmente lunga e arcuata sarà più soggetto a dolori alla schiena.

Il collo deve essere armonico ne troppo massiccio ne troppo fine ne troppo corto.

Categorie
Comportamento, anatomia e razze

La testa

 

Per millenni i cavalli hanno dovuto evitare l’attacco dei predatori mentre brucavano l’erba negli spazi aperti. Per questo hanno sviluppato molto, oltre ad uno scheletro adatto a correre veloce, i sensi della vista, dell’udito e dell’olfatto. Muoviti con tranquillità quando sei accanto a loro, non urlare e parla loro spesso con voce tranquilla. Questo li aiuterà a fidarsi di te.

Le orecchie

Le orecchie del cavallo indicano la direzione della sua attenzione e il suo stato d’animo. Se sono alte e rivolte in avanti: è attento a quello che sta succedendo e concentrato su quello che fa.

Se sono rivolte verso l’esterno: ti sta ascoltando oppure cerca di capire un ordine che gli stai impartendo a voce.

Se sono tese all’indietro: qualcosa lo infastidisce, è nervoso e spaventato. Attenzione potrebbe mordere o calciare!

Le narici

La prima cosa che fanno due cavalli quando si incontrano per la prima volta è annusarsi naso a naso. Vedrai che appena lo avvicini, il cavallo annuserà anche te, è il suo modo per conoscerti. Attraverso le narici il cavallo emette anche dei suoni. Le narici sono anche il canale attraverso cui il cavallo respira: per questo sono belle grandi.

Gli occhi

Gli occhi dei cavalli sono grandi il doppio di quelli dell’uomo e comunicano vivacità e profondità. Di solito sono di uno scuro intenso, ma in alcuni casi possono essere anche celesti. Sono posizionati lateralmente sulla testa, quindi il raggio di veduta del cavallo è quasi di 360°. Il cavallo vede anche bene di notte: è una facoltà che ha sviluppato nel tempo perchè mangiare durante la notte riduceva il rischio da parte dei predatori.


Categorie
Comportamento, anatomia e razze

La conformazione del cavallo

 

E’ importante sapere il nome delle parti del corpo del cavallo: ti sarà utile per prendertene cura adeguatamente e per capire le indicazioni di un istruttore, veterinario, maniscalco o chiunque parli con una terminologia scientifica e tecnica. I cavalli e pony possono essere di razze diverse e la loro altezza può variare molto, ma avranno sempre la stessa conformazione. Per esempio il Falabella è il cavallo più piccolo al mondo: nessun caso supera gli 85cm al garrese.

 

 

 

Lo shire è invece il più grande, può superare i due metri al garrese e pesare anche 1000kg. Il corpo del cavallo si può suddividere in tre parti: avantreno, tronco o corpo e treno posteriore. E’ utile conoscere questa divisione, perchè le razze si differenziano le une dalle altre per il diverso equilibrio di queste zone del corpo. Il Quarter Horse americano per esempio, spesso viene descritto come caratterizzato da un treno posteriore molto sviluppato. Oppure, famosa per la sua armonia è la forma dell’incollatura del cavallo Arabo che fa parte del suo avantreno. Per incollatura si intende il collo del cavallo, la sua conformazione che ne determina il comportamento.

Categorie
Comportamento, anatomia e razze

Conoscere il cavallo

 

I cavalli sono animali bellissimi e complessi: imparare a conoscere la loro natura è importante per entrarci in sintonia nel migliore dei modi. Come le persone, ogni esemplare è diverso dall’altro ed ha un carattere unico e originale. Il cavallo è un animale gregario, cioè in natura vivrebbe in branco e si affiderebbe a una precisa gerarchia per garantirsi la sopravvivenza. Proprio per questa sua indole sociale, il cavallo impara ad instaurare rapporti molto stretti con le persone che vede spesso.

I cavalli socializzano anche attraverso il contatto fisico, mordicchiandosi e grattandosi; anche con le persone che conquistano la loro fiducia possono instaurare un rapporto affettuoso di questo tipo.

 

 

Il metodo del join-up

Proprio sul sistema del branco si basa una rivoluzionaria scuola di addestramento nata negli ultimi anni: il metodo del join-up, metodo non violento di comunicazione per stabilire una partnership con il cavallo.

L’Americano Monty Roberts ha studiato i comportamenti all’interno del branco e ha provato a domare cavalli che non avevano mai avvicinato l’uomo. Ha dimostrato così che i cavalli imparavano a fidarsi di lui e riconoscerlo davvero come un capo branco, tanto da riuscire in breve a montarli senza usare mezzi basati: sulla coercizione (che spesso significa violenza).

Ricordati che non esistono cavalli cattivi. Possono esserci cavalli con un carattere più o meno dominante e spavaldo, ma di solito se hanno cattive abitudini è perchè sono stati maltrattati.