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Cura del Cavallo

Il ciclo vitale del cavallo

Il cavallo nasce dopo 11 mesi di gestazione nella pancia della mamma. Quello che colpisce nel piccolo appena nato è la lunghezza delle zampe in confronto al resto del corpo. Nei primi mesi di vita il puledrino passerà molto tempo a nutrirsi del latte materno e a riposarsi vicino alla madre; poi inizierà anche a brucare qualche germoglio d’erba. Al momento dello svezzamento, circa 6 mesi viene separato dalla madre e inizia a nutrirsi anche lui di fieno e mangimi. L’età adulta del cavallo va dai 5 ai 15 anni, in questo periodo rende al meglio delle sue possibilità. Il cavallo vive intorno ai 25/30 anni ma molto dipende sopratutto dalle condizioni in cui è tenuto.

 

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La ferratura

Una figura molto importante nella salute del cavallo è il maniscalco, colui che lo ferra e si prende cura dei suoi zoccoli. L’idea di utilizzare i ferri per proteggere uno zoccolo è probabilmente degli antichi romani, che inventarono l’ipposandalo. Più che una ferratura vera e propria si trattava in realtà di un sistema per riparare il piede di un cavallo che si era fatto male e si poteva usare solo al passo. La definitiva affermazione della ferratura si ebbe con l’inizio delle crociate: in questo periodo infatti i cavalieri si trovarono a dover affrontare lunghi spostamenti a cavallo.

Il lavoro del maniscalco

Lo zoccolo di un cavallo è in continua crescita come le tue unghie. E’ per questo che la ferratura dura al massimo una quarantina di giorni: perchè il ferro si consuma ma soprattutto perchè lo zoccolo cresce e quindi il ferro deve essere tolto, l’unghia tagliata e rimesso il ferro nuovo. Il Maniscalco può ferrare a freddo o a caldo dopo aver pareggiato ed aver tagliato l’unghia con appositi strumenti, nel primo caso batte il ferro con il martello sull’incudine fino ad adattarlo al piede del cavallo. Nel secondo il ferro caldo sull’incudine, poi lo appoggia sotto il piede del cavallo: il metallo scaldato aderisce subito alla perfezione.

Le cure giornaliere

Ogni volta che esci con il tuo cavallo, poi devi pulirli gli zoccoli: infatti fra zoccolo e ferro entra sempre un po di terra, di lettiera del box o di altri materiali con il rischio che sotto il piede del cavallo resti troppo umido.

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L’alimentazione

 

La dieta di un cavallo deve essere equilibrata e funzionale al lavoro che svolge. Se un cavallo vive in un paddock abbastanza grande e non lavora, l’erbe disponibile in primavera, estate ed autunno li sarà sufficiente. in inverno invece gli basterà il fieno. Il cavallo che vive in box dovrebbe avere sempre a disposizione del fieno, perchè brugare e masticare molte ore rende la sua vita in cattività più simile a quella che condurrebbe in natura.

Evviva le buone abitudini!

in generale evita di montare il cavallo subito dopo mangiato e non cambiare la sua alimentazione all’improvviso, ma gradualmente. Tieni puliti la sua mangiatoia e il secchio con cui gli versi il cibo. In fondo lui è come te: non ama mangiare in un piatto sporco.

I principali alimenti per il cavallo oltre l’erba ed il fieno sono: fioccati a base i cereali; mangimi pellettati; farine di cereali; verdure e frutta.

Il cavallo gradirà anche dei rulli di sale per soddisfare il suo fabbisogno di sali minerali.

 

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Il Grooming

 

Il grooming cioè la pulizia, è il momento di di grande socializzazione tra tè e il cavallo. Quando lo pulisci, e tutte le volte che ti è possibile, tocca il cavallo, accarezzalo e massaggialo:è quello che lui fa con i suoi simili in natura e ti aiuterà ad aumentare la confidenza. Stare in scuderia può essere molto stressante per un cavallo, quindi il tuo dovere è fare per lui tutto quello che puoi per rendere la sua vita migliore.

 

 

Gli strumenti del grooming

Striglia in gomma: serve a portare in superficie i peli morti e sporco e si utilizza all’inizio della pulizia

Brusca e setole lunghe: serve a portare via lo sporco e si passa dopo la striglia di gomma nelle stesse zone, seguendo la direzione del pelo.

Bruschino o spazzola a setole morbide: si passa alla fine su tutto il corpo nei punti più delicati dove non si è usata l’altra spazzola.

Spugna: con le spugne si puliscono gli occhi, naso e parti intime.

Spazzola per criniera: se vuoi puoi usare una spazzola apposta per coda e criniera.

Pettine per criniera: con questo pettinino, oltre a pettinare coda del cavalo, puoi anche tagliarli i capelli.

Curasnetta: serve per togliere lo sporco dal piede del cavallo.

Stecca: serve a trasportare l’eccesso di acqua quando si lava il cavallo.

Panno: può servirti per vari scopi, per asciugare il cavallo o le mani.

 

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Vita in scuderia

 

Nella maggior parte dei casi i cavalli e i pony vivono nella scuderia. Quindi è importante che questo spazio disponga di tutte le comodità, che servono per fare stare a proprio agio i nostri amici a quattro zampe. Se frequenti una scuola di equitazione e vuoi veramente capire qual’è il modo giusto di accudirlo ci sono alcuni aspetti importanti che devi considerare.

 

 

Una scuderia confortevole

Le scuderie possono essere di svariate tipologie. Le più funzionali consistono in un capannone coperto, con un corridoio centrale e i box disposti su due lati lunghi con due portelloni sui lati corti per entrare ed uscire. In questo modo il box del cavallo resta isolato da caldo e freddo. Vivere in una scuderia non è naturale per il cavallo, quindi dovrebbe passare fuori dal box in maggior tempo possibile magari alternando la permanenza nel box a qualche ora di paddock.

Il cavallo è un animale abitudinario. E’ importante, quindi, che le sue giornate trascorrano il piu possibile regolari secondo una routine ben stabilita.

Ma abitudine non vuol dire noia, quindi cerca di svolgere all’interno della scuderia quante più attività possibili, per esempio pulire l’attrezzatura.

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Vita nel paddock

Anche se ormai addomesticato da millenni il cavallo porta nei geni lo spirito di un animale nato per vivere libero. In cattività lo stato che più si avvicina alla vita in natura libera è sicuramente la vita in un paddock cioè in un recinto in compagnia di altri cavalli.

 

 

Il paddock ideale

Il paddock deve essere preferibilmente di legno con pali verticali a circa due metri l’uno dall’altro. La porta del recinto dovrà essere grande abbastanza perchè il cavallo possa essere condotto comodamente fuori da una persona. L’acqua deve sempre essere disponibile in beverini automatici o in grandi contenitori da riempire spesso. Per cercare di tenere il prato nelle migliori condizioni possibili si dovrebbe tagliare l’erba frequentemente. Meglio sarebbe riuscire a chiudere a periodi alternati alcune zone del paddock, per dare all’erba il tempo di crescere mentre il cavallo mangia in un’altra zona.

Un ultimo consiglio:

Ai cavalli in paddock è opportuno togliere i ferri posteriori, perchè potrebbero cercare di calciarsi e si potrebbero ferire.