Per tutto il corso della storia il cavallo è stato utilizzato come mezzo di trasporto. In epoca romana il trasporto con i carri si sviluppò moltissimo, perchè venne costruita una fitta rete stradale. Per tutto il Medioevo fino al Cinquecento, chi si spostava a cavallo lo faceva invece in sella oppure caricando di materiali altri cavalli o asini. Alla fine del seicento la viabilità riprese a svilupparsi. Sulle carrozze della nobiltà alla diligenze pubbliche, i veicoli tirati da cavalli furono da quel momento, per oltre 250 anni, il più importante mezzo di trasporto fino allo sviluppo delle ferrovie e dai mezzi a motore.
La rivoluzione industriale, alla fine del settecento, non avrebbe avuto luogo senza questo straordinario traffico di carri, che trasportavano i prodotti per l’esportazione e consentivano alla mano d’opera si spostarsi verso i luoghi di lavoro. I cavalli erano inoltre, la forza motrice delle ”nuove” macchine industriali del tempo.
All’inizio dell’Ottocento esistevano centinaia di tipologie di trasporti tirati da cavalli, e nelle città erano frequenti gli incidenti ”stradali” causati dalle carrozze!
Fino a metà del 1900 le carrozze erano rimaste uno spettacolo normale in città e nelle campagne, e oggi sopravvivono nei Paesi meno industrializzati.
I mestieri del cavallo
Il cavallo è servito all’uomo come fonte di sostentamento, come supporto fondamentale in guerre e battaglie, come mezzo di trasporto, come status symbol.
Tuttavia il ruolo più importante di tutti forse è stato quello di indispensabile forza di lavoro, dalla sua domesticazione a tutto l’Ottocento, ma ancora oggi. Una piccola dimostrazione è il fatto stesso che, quando sono nati i motori a scoppio, a fine Ottocento, l’unità scelta per misurare la potenza fu proprio al forza del cavallo! si parlava e ancora si parla di ”cavalli-vapore”.
Tra i mestieri più diffusi c’erano sicuramente tutti quelli che avevano a che fare con l’agricoltura. I cavalli potevano essere attaccati a ruote che facevano girare i mulini oppure si ”vestivano” di basto, una sella speciale per trasportare i carichi, e tiravano gli attrezzi nei campi. Nei boschi trascinavano i tronchi tagliati, cosa che ancora fanno in zone dove non si riesce ad arrivare con le macchine agricole moderne; oppure tiravano le barche nei canali con l’aiuto di corde.
In città i cavalli tiravano i mezzi più disparati, dalle botti dei pompieri ai distillatori di grappa ambulanti ai convoglio postali. Nonostante l’attuale progresso tecnologico, ancora oggi sono numerosi gli utilizzi del cavallo come forza da lavoro, sopratutto nei Paesi in cui lo sviluppo è rimasto arretrato ed il sistema economico è ancora prevalentemente agricolo.